
Dal passato una pratica utile per i Consumatori di oggi e domani
Il “boicottaggio”, terminologicamente, deriva dalle vicende di Charles BOYCOTT, un amministratore terriero che, per conto di un Lord Inglese, nel 1880 venne piegato dall’isolamento della sua stessa comunità, a causa delle politiche di sfruttamento cui erano sottoposti i lavoratori agricoli irlandesi. Questo evento segnò l’inizio dell’uso diffuso del boicottaggio come tattica di protesta. In effetti non si tratta di una novità, bensì di una specificità di una pratica ben più antica, l’ “ostracismo“, un’istituzione giuridica ateniese del VI secolo a. C., volta a punire con un esilio temporaneo di dieci anni coloro che avrebbero potuto rappresentare un pericolo per la città. Peraltro pratiche simili erano presenti in altre località del mondo antico e, con ottime probabilità, quella ateniese non fu la prima forma di isolamento politico istituzionalizzato.
Nel contesto italiano, il boicottaggio storicamente è stato associato all’autotutela delle categorie sindacali: il boicottaggio, come rifiuto concordato da associazioni di categoria, è stato considerato ed utilizzato come uno strumento per rivendicazioni economiche.
In Italia il boicottaggio storicamente è stato associato all’autotutela delle categorie sindacali

Parafrasando e ribaltando la massima di von Clausewitz secondo cui “La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi“, potremmo affermare che L’acquisto è la politica professata ogni giorno
La legittimità del boicottaggio è e resterà oggetto di dibattito, con argomentazioni sia a favore che contro la sua legalità. Tuttavia è fondamentale distinguere tra boicottaggio operato da un’impresa, da un governo o dai Consumatori:
- Il boicottaggio da parte di uno o più stati, ad esempio, nella forma più classica di divieti, restrizioni, dazi o sanzioni, fa parte dell’armamentario classico con cui un Paese (o uno schieramento) regolamenta – in tempo di pace – i rapporti economici e commerciali con altri Paesi: la bagarre del nostro tempo sulla reciprocità di sanzioni economiche e dazi a giorni alterni rende la dimensione di quanto perturbato è diventato il contesto politico internazionale;
- Diversamente, il boicottaggio può essere considerato una pratica anticoncorrenziale quando attuato da imprese, spesso con la conseguenza di limitare la concorrenza e danneggiare i Consumatori;
- Il boicottaggio è tuttavia stato utilizzato come strumento per promuovere il cambiamento sociale, ad esempio nel movimento per i diritti civili negli Stati Uniti o nella lotta contro l’apartheid in Sudafrica. Ed è questo il contesto in cui per le finalità della nostra missione sociale è doveroso inquadrarlo. Ad esempio, la campagna BDS – Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni – in atto dai primi anni 2000 contro Israele è un esempio contemporaneo di boicottaggio utilizzato per promuovere i diritti umani in Palestina.

In questo caso le componenti della “triade” civile sono appunto:
- Boicottaggio: boicottare prodotti, compagnie, istituzioni o legate alla politica di occupazione;
- Disinvestimento: fare pressione su aziende private o miste, così come su fondi ed istituzioni affinché ritirino investimenti da compagnie che traggono profitto dall’occupazione o dalle violazioni dei diritti umani. Apparentemente complesso, questa linea di azione si è rivelata molto concreta. In particolare, interrogando un sistema AI estero come DeepSeek, siamo riusciti facilmente a risalire al fatto che società israeliane detengono quote di proprietà in una società di pagamenti online in Italia o siano presenti nel mercato dei farmaci generici con una quota rilevante attraverso una propria sussidiaria italiana, e tante altre informazioni interessanti su partecipazioni e partnership tra i due paesi;
- Sanzioni: fare appello ai governi affinché impongano sanzioni economiche, commerciali e diplomatiche ad Israele finché non rispetterà il diritto internazionale.
Differenti sondaggi effettuati negli ultimi anni hanno stabilito che – mediamente – un terzo dei consumatori europeri ha messo in campo forme di boicottaggio per finalità sociali
In conclusione, ogni acquisto è una scelta: boicottare le aziende che violano i diritti umani o che sostengono paesi che attuano politiche vergognose che vanno dall’apartheid alla pulizia etnica è un modo per sostenere chi rispetta le persone. Insieme possiamo fare la differenza: il cambiamento inizia ora!
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